Il giorno più bello della vostra vita ora può diventare anche quello più ricco, grazie al bonus matrimoni: ben 4.000 euro finiscono nelle tasche di chi pronuncia il “sì” più importante, ma solo a certe condizioni…
In Italia e non solo ci si sposa sempre meno e si fanno sempre meno figli: non è certo una novità. E il trend, in tempi di crisi e incertezza generale come quelli che stiamo vivendo, è inevitabilmente destinato ad accentuarsi. Di qui l’idea del governo di incentivare le coppie a pronunciare il fatidico sì sull’altare con un “bonus matrimoni” molto appetitoso. Leggere per credere.
Diciamolo subito senza tanti giri di parole: ammonta a ben 4.000 euro il “bonus matrimonio” di cui possono usufruire in questo momento gli innamorati del Belpaese. La novità dell’ultima ora, dopo una lunga serie di polemiche, è che per ottenerlo occorre rispettare stringenti requisiti di reddito Isee.
Ma andiamo con ordine. Ricordiamo innanzitutto che sono agevolabili con il bonus la passatoia e i libretti, ma anche l’addobbo floreale, gli abiti degli sposi, il servizio di ristorazione, nonché i parrucchieri e il servizio fotografico. Tutte voci di spesa spesso molto onerose (chi è già convolato a nozze lo sa bene) e che ora potranno essere finalmente alleggerite.
Ferma restando però, come accennato, l’introduzione di tetti ben precisi per identificare chi può beneficiare del bonus e chi no. A partire dal requisito anagrafico: le coppe devono essere rigorosamente under 35. Poi un doppio limite di reddito: Isee 2022 entro i 23.000 euro e non superiore a 11.500 euro per ogni futuro coniuge. Inoltre, la spesa massima massima agevolabile è di 20.000 euro, sui quali spetta una detrazione del 20%, pari esattamente a 4.000 euro.
Inoltre, non si tratta di un assegno vero e proprio: si beneficia del bonus come detrazione Irpef in 5 quote annuali tutte dello stesso importo. Ma occorre conservare tutte le ricevute dei vari pagamenti effettuati da portare in detrazione, da esibire in caso di controlli e accertamenti da parte degli enti preposti.
Al momento la norma sul “bonus matrimoni” è alla Commissione Finanze di Montecitorio nella forma della proposta di legge A.C. 97. Ma quasi sicuramente ci saranno ulteriori modifiche prima della versione definitiva. Se la Lega è determinata a far passare velocemente questa misura, infatti, c’è tutta una polemica da appianare relativa al fatto che tale bonus è attualmente limitato ai matrimoni in chiesa: una discriminazione inaccettabile, a detta dei critici. Verosimilmente nella formulazione finale il limite del bonus ai soli matrimoni religiosi verrà eliminato e il bonus sarà aperto a tutte le celebrazioni. Ma ancora non è detta l’ultima parola. Nell’attesa, auguri agli sposi…
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