Andrea Vianello, il drammatico racconto dell’ictus: “Mi ha quasi ucciso”

Il direttore di RaiNews24, Andrea Vianello, racconta nuovamente quel drammatico giorno in cui un ictus l’ha privato della parola e l’ha quasi ucciso.

Un sabato di febbraio del 2019, Andrea Vianello si sveglia con un forte mal di testa che lo accompagnava già dalla sera prima. Abituato a fastidi di quel tipo, il giornalista si dice che tutto andrà bene e va a fare colazione, ma proprio mentre mangia si accorge di aver perso l’uso del braccio destro e chiama con preoccupazione la moglie Francesca. La donna arriva di corsa, comprendendo dal tono del marito che sta succedendo qualcosa di anomalo. Quando arriva in cucina, però, Andrea non è in grado di tradurre i pensieri in parole, diventa furente perché non comprende di aver perso la capacità di articolare le parole e la moglie capisce che la situazione è grave.

andrea vianelloProprio la prontezza di riflessi della donna, che ha chiamato immediatamente i soccorsi e spiegato con precisione cosa stava capitando al marito è stata fondamentale per salvargli la vita: “Pare che tutto si sia avvicendato in maniera fulminea: un solo istante di troppo sarebbe stato fatale”, spiega oggi lui al Corriere della Sera. L’ambulanza lo porta in ospedale in codice rosso e una volta giunti viene subito trasferito in sala operatoria all’Umberto I di Roma, l’ultimo ricordo prima che l’anestesia faccia effetto è il viso del giovane neurochirurgo che lo opererà e che di fatto lo ha tenuto in vita.

Andrea Vianello, il drammatico racconto dell’ictus che lo ha quasi ucciso

Quando si è risvegliato ha visto il viso di sua moglie e si è sentito subito rinfrancato. In quel momento non sapeva cosa gli fosse successo, a spiegarglielo è stata proprio la sua compagna di vita: “Franci mi dice che ho subìto un’operazione perché, oltre all’ictus, c’era un problema di dissecazione della carotide“. Una volta sicuro che le sue condizioni di salute non erano più critiche, per Andrea è cominciata una sfida durissima, provare a recuperare il dono della parola, quel dono sul quale aveva fondato tutta la sua carriera e che rappresentava in un certo senso la sua essenza. Nelle prime settimane Andrea Vianello non riusciva nemmeno a chiamare i figli per nome e provava rabbia e vergogna.

Comincia un duro percorso di riabilitazione al Santa Lucia, Andrea recupera le capacità motorie e impara nuovamente ad occuparsi di sé stesso. Il compito più difficile è quello di recuperare il dono della parola, cominciando dal nome dei suoi adorati figli: Maria Carolina, Vittoria e Goffredo. Per tornare a pronunciarli se li fa scrivere in un foglio ed ogni giorno prova a pronunciarli: “Erano diventati la mia Bibbia”. Piano piano riacquista il dono della parola e l’occasione per chiamare i figli per nome si offre in occasione del diciassettesimo compleanno di Goffredo. Di quel giorno ricorda ogni istante, ogni immagine, ogni odore e sapore, è il primo giorno di serenità e felicità con la famiglia dopo il malore.

Quello è stato il giorno della svolta, oggi Andrea Vianello ha recuperato il suo dono ed è tornato anche a lavorare e svolgere il compito di direttore di RaiNews24: “Di tanto in tanto incespico ancora”, ammette lui che però adesso non se ne preoccupa perché: “Ho riscoperto il gusto per la vita, fatta di famiglia e (anche) convivialità intorno alla tavola”.

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