Bollo auto, come fare a sapere quando e se bisogna pagarlo: attenzione, sta scadendo

Con l’avvicinarsi del nuovo anno si avvicina anche il momento in cui bisogna pagare il bollo auto, ecco come scoprire se dovete pagarlo.

Quando acquistate una vettura, il bollo auto è la tassa necessaria per mandare avanti la procedura di immatricolazione del veicolo appena acquistato. Successivamente questa tassa si tramuta in tassa di possesso che va pagata a cadenza annuale. Si tratta di una tassa largamente invisa ai cittadini, poiché in molti Paesi d’Europa non viene pagata, e ogni volta che un nuovo governo s’insedia c’è chi parla dell’abolizione del bollo. Tuttavia questa tassa di possesso non è stata mai eliminata dai governi che si sono succeduti e per il momento non c’è in previsione un cambiamento in tal senso.

Questo significa che i cittadini anche nel 2023 dovranno pagare il bollo auto e che lo dovranno fare al termine del mese in cui è prevista la scadenza. Non ha importanza dunque se abbiate pagato l’1 gennaio o l’1 febbraio dell’anno precedente, entro la fine del mese in cui scade bisogna pagare la tassa per essere in regola e per evitare che vi arrivi una richiesta di pagamento con mora negli anni successivi. Non pagarlo, infatti, comporta una sanzione amministrativa che porta alla maggiorazione della tassa stessa tramite la mora, maggiorazione che aumenta di anno in anno finché il bollo non viene saldato.

Bollo auto, come fare a sapere quando e se dovete pagarlo

Per verificare se è arrivato il momento di pagare il bollo auto  basta guardare la ricevuta di pagamento dell’anno precedente. Può capitare, tuttavia, che non troviate la ricevuta e che dunque non abbiate modo di controllare quando è stato effettuato il pagamento l’anno precedente. Se l’auto in questione è stata acquistata da voi, la data di scadenza corrisponde al mese d’acquisto e dunque di immatricolazione del veicolo. Il possessore dovrà dunque pagare il bollo dell’anno in corso entro la scadenza del mese d’immatricolazione, o entro i quindici giorni di quello successivo nel caso in cui l’immatricolazione sia stata fatta entro gli ultimi dieci giorni del mese. Per controllare la scadenza, dunque, vi basta controllare la data d’immatricolazione del veciolo scritta sul libretto, sul foglio unico o sul foglio di via.

Per quanto riguarda le auto già in circolazione e dunque quelle acquistate di seconda mano ci sono due possibilità. La prima è che il bollo sia in corso e che dunque il compratore debba rispettare la stessa scadenza che aveva il precedente proprietario. In questo caso non cambia molto, vi basta osservare il periodo di immatricolazione per scoprire quando pagare. C’è poi la possibilità che il concessionario che vi ha venduto l’auto abbia fatto richiesta di esenzione per l’auto consegnata per la rivendita. In questo caso dovrete pagare il bollo il mese in cui avete acquistato l’auto di seconda mano. L’esenzione dal bollo, invece, riguarda al momento solo le vetture che hanno acquisito un valore storico e che abbiano dunque più di vent’anni di vita. Anche in questo caso però la discrezionalità sul pagamento è in mano alla regione. Ci sono regioni, come l’Abbruzzo ad esempio, in cui il bollo va pagato anche per i mezzi che rispettano i criteri dell’art 60 in materia di veicoli storici.

 

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