Truffa parcheggi, quello che fanno con le vostre auto è terribile | Video

Un clamoroso report mostra quello che i gestori di un parcheggio fanno durante la permanenza delle auto per ottenere più soldi e clienti.

Il parcheggio è sempre stato un problema nelle città più affollate, perché spesso non si trova posto né nelle zone a parcheggio libero né in quelle in cui c’è bisogno di pagare un ticket. Lavoratori e studenti sono dunque costretti a studiare, strade e orari per avere chance di parcheggiare la propria auto in prossimità del luogo di lavoro o dell’università senza perdere ore in giri alla ricerca del posto. Chiaramente non si può sempre arrivare ore prima dell’impegno previsto e può capitare di avere l’esigenza di trovare un posto per la propria auto rapidamente, specie adesso che quasi tutte le zone dei centri storici sono a traffico limitato e non si può accedere con un mezzo.

Per ovviare al problema si può usufruire di parcheggi a pagamento. Questi offrono infatti un posto auto al chiuso ed al riparo da brutte sorprese (multe, urti da parte di altri mezzi per esempio) ma anche dai danni che causano al veicolo il sole e gli altri agenti atmosferici. Insomma si tratta di un servizio utile, il cui costo è decisamente più elevato di quello che avremmo se decidessimo di parcheggiare sulle strisce blu. Ma siamo proprio sicuri che lasciare la nostra auto in uno di questi parcheggi al coperto sia sicuro?

Truffa parcheggi, quello che fanno con le auto ha dell’assurdo

La domanda non nasce da semplice paranoia, ma da quanto mostrato in un servizio di ‘Mi Manda Rai Tre‘. In questo la giornalista mostra attraverso le immagini registrate dalla telecamere, un’auto parcheggiata sulle strisce pedonali e all’angolo di una curva. Come saprete il proprietario dell’auto è passibile di due multe per due differenti infrazioni, ma il motivo del servizio non è quello. L’auto era della stessa autrice del servizio e l’aveva parcheggiata poco prima in un parcheggio a pagamento, certa che sarebbe rimasta lì fino alle 19, orario che aveva concordato alle 9 di mattina con il gestore del parcheggio.

Per fare capire che lo spostamento nell’area di sosta vietata non era temporaneo, la giornalista ha lasciato l’auto in sosta vietata per diverse ore, quindi si è presentata con diverse ore d’anticipo al parcheggio per ritirarla. A quel punto uno dei parcheggiatori è scappato fuori dalla rimessa per recuperare velocemente l’auto. Dal servizio di ‘Mi Manda Rai Tre’ si evince che quanto capitato non è un caso, ma un sistema che viene utilizzato per fare entrare più macchine e massimizzare i profitti.

 

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