Mondiali 2006, testata Zidane a Materazzi: un filmato inedito svela la verità

Con i Mondiali in Qatar che ci vedono come spettatori non ci resta che abbandonarci ai ricordi: finalmente la verità sulla testata di Zidane.

I Mondiali in Qatar sono appena iniziati e già ci sono state grosse sorprese rispetto alle previsioni della vigilia, in particolare la sconfitta dell’Argentina all’esordio contro quella che in teoria doveva essere la “cenerentola” del gruppo. Una dura lezione per gli uomini di Scaloni che allontana i sogni di gloria della Nazionale sudamericana e complica il sogno di Messi di regalare un mondiale alla sua gente. Non hanno fallito la prima i favoriti d’obbligo di questa edizione, quella Francia che ha vinto i mondiali nel 2018 e che da campione in carica risulta ancora la più accreditata per aggiudicarsi l’ambito trofeo.

Testata Zidane a Materazzi
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Nel vedere i “galletti” brillare contro l’Australia crescono i rimpianti dell’Italia per aver fallito per la seconda volta di fila la qualificazione alla fase finale della più importante competizione per Nazionali. Una competizione che ci ha visto trionfare quattro volte come la Germania ed in cui siamo dietro solamente al Brasile (vincitore in cinque diverse occasioni), altra grande favorita di questo Mondiale che non è ancora scesa in campo. Sebbene attualmente non possiamo contare su una squadra a livello di queste due grandi del calcio mondiale, siamo certi che se fossimo giunti a competere avremmo potuto dire la nostra, d’altronde non sarebbe stata nemmeno la prima volta che l’Italia si sarebbe giocata la vittoria finale da sfavorita.

Quando ci siamo laureati campioni del mondo nel 1982, ad esempio, venivamo da un periodo di crisi e le favorite erano il Brasile (come in ogni edizione) e la Germania, seguite dalla Francia e dall’Argentina di Maradona campione del mondo in carica. Nel 2006 partivamo ancora una volta dietro a Brasile, Francia e Spagna nei pronostici e il nostro calcio era appena stato sconvolto da Calciopoli. Molti dei calciatori che componevano quella Nazionale erano della Juventus che sarebbe poi stata retrocessa d’ufficio.

Mondiali 2006, un nuovo video svela tutta la verità sulla testata di Zidane a Materazzi

Dopo la vittoria del 2006 è cominciato un lento e progressivo declino di risultati ai Mondiali. Sia nel 2010 che nel 2014, la nazionale azzurra non è stata in grado di superare il girone e qualificarsi agli ottavi. Ben peggio è andata sia nel 2018 che nel 2022, quando siamo stati eliminati addirittura al girone di qualificazione, fallendo in entrambe le occasioni la possibilità di qualificarci tramite spareggio. Dopo aver toccato l’apice 16 anni fa, la Nazionale di calcio azzurra non è più riuscita a regalare emozioni e gioia ai propri tifosi. Risulta dunque normale in una situazione del genere che i tifosi ricordino ancora ciò che è successo in quella finale di Berlino.

La Francia, nemica storica e 6 anni prima capace di strapparci un Europeo ai tempi supplementari, era andata in vantaggio con un rigore trasformato da Zidane in formato Pallone d’Oro. Sembrava che i transalpini fossero in controllo, ma tutto è cambiato quando è entrato in campo Marco Materazzi. Il difensore dell’Inter ha trovato il pareggio con una perfetta incornata su calcio d’angolo e la partita è rimasta in equilibrio sino alla fine dei tempi regolamentari. Materazzi e Zidane sono stati poi protagonisti dell’episodio che è costato caro alla Francia: Il difensore azzurro ha provocato il fuoriclasse francese, il quale, dimenticatosi che si stava giocando un mondiale, ha reagito con una testata a centro di petto.

 

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Negli anni a seguire si è discusso molto sull’episodio, cercando di capire cosa avesse detto Materazzi a Zidane per farlo infuriare così tanto, ma anche cercando di capire quale fosse l’entità del colpo inferto e quanto la capacità recitativa del nostro difensore abbia influito sulla decisione dell’arbitro. Da un filmato emerso sul web di recente, che mostra l’accaduto da un’angolazione mai vista prima, si vede chiaramente che il colpo inferto è stato abbastanza violento e che dunque la decisione presa dall’arbitro è stata corretta.

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