Andrea Delogu fa impazzire tutti, lato b da infarto: “Cavalco il…”

Andrea Delogu stuzzica i propri follower Instagram con pantaloni in lattice che sagomano il suo perfetto lato b e con una suggestione hot.

Chi ancora si sorprende che la chiave del successo Instagram sia l’esteriorità, probabilmente non ha capito come funziona un social basato sulla fotografia. La seconda creatura di Meta (ormai prima per diffusione e numero di utenti attivi) è nata proprio dall’idea di condividere tramite foto ciò che più si ama e cosa si ama più di sé stessi e delle cose che ci appassionano nella vita? Era inevitabile, date le premesse, che alla lunga la principale fonte d’interesse (per carità c’è anche chi segue pagine anche per passioni ed interessi diversi da questo, ma la maggior parte…) sarebbe diventato esclusivamente l’aspetto erotico e sensuale delle immagini. Al mondo è pieno di bei ragazzi e belle ragazze, soggetti che attirano l’attenzione anche nella vita reale e per strada, dunque inevitabilmente lo fanno anche su un social network basato sull’immagine.

Andrea Delogu Instagram
Andrea Delogu Instagram @andrealarossa – Parolibero.it

Non stupisce che l’osservazione di cotanta beltà fisica porti alla deriva sessuale dell’attenzione, d’altronde il sesso è parte della vita di ciascuno di noi e – considerazioni filosofiche e religiose a parte – anche una delle principali ragioni per cui siamo su questa terra. Senza la riproduzione la razza umana scomparirebbe, dunque in quanto animali – sebbene dotati di parole e col tempo capaci di mascherare questa nostra natura con belle intenzioni – non può che rappresentare uno dei nostri obbiettivi primari nonché uno degli scopi della nostra esistenza. E’ probabilmente brutto porla in questi termini, ma la cruda realtà è che il sesso è parte della vita, una parte importante, e che tutti ci pensiamo durante la giornata.

C’è una grande differenza tra chi pubblica post con qualche dettaglio erotico per cercare lusinga e attenzioni e chi lo fa con lo scopo di prendersi gioco della superficialità e della debolezza di molti umani. Non è certo adesso che ci sono i social che la figura femminile o maschile viene utilizzata come specchietto per le allodole allo scopo di attrarre l’attenzione su altri contenuti. Viene fatto da quarantanni nelle pubblicità, in televisione, al cinema, nella musica, nell’arte e sostanzialmente in ogni ambito della vita. La cosa che è cambiata al giorno d’oggi è che la scelta di utilizzare il proprio corpo per attirare l’attenzione su altro, viene fatta dal diretto interessato.

Andrea Delogu InstagramAndrea Delogu fa impazzire tutti, lato b da infarto: cos’è che cavalca?

Andrea Delogu viene dalla radio, ha fatto una carriera basata sulla comunicazione, adesso lavora in televisione e a teatro, dunque è consapevole di come funzionano determinati meccanismi e li utilizza a proprio vantaggio, ironizzando sulla cosa e giocandoci, a volte in maniera sfrontata. Era consapevole che mostrare il reggiseno in un video divertente post Natale avrebbe catturato l’attenzione e fatto parlare solo di quello ed ha avuto ragione. Il post successivo è stata una schermata bianca con su scritto “Reggiseno“, il che la dice lunga sulla sua voglia di stuzzicare, giocare e non prendersi mai troppo sul serio.

Andrea Delogu Instagram
Andrea Delogu Instagram @andrealarossa – Parolibero.it

L’ultimo post è nuovamente e volutamente “erotico“. La conduttrice si mostra davanti allo specchio con indosso un paio di pantaloni neri in lattice e un reggiseno. Non ha alcuna intenzione di risultare provocante o sensuale, gioca con i follower e con la stampa che sicuramente ci scriverà qualcosa sopra per entrare a far parte di questo meccanismo che è tutto mosso dalla curiosità morbosa e perversa delle persone. Sa benissimo che tra le migliaia di persone che si fermeranno solamente a guardare come le stanno i pantaloni addosso, ci sarà anche qualcuno che leggerà ciò che ha da dire e che vuole comunicare: “Cavalco il momento per flexare panta lucidi, cerchietto con orecchiette, specchio nuovo e 4 libri che ho avuto il tempo di leggere in questi 3 mesi. Arrivo tardi lo so!”.

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