Michelle Hunziker questa mattina ha svelato a tutti i suoi follower qual è il ricordo più traumatico della figlia Aurora Ramazzotti.
Il Natale rende tutti più buoni? Questa è la frase che ci sentiamo dire da quando siamo nati, ma siamo sicuri che sia davvero così? Poniamo il caso che l’atmosfera natalizia, piena di buoni sentimenti in molti casi fittizzi (in altri proprio ipocriti) ci disgusti perché non riusciamo a staccare il cervello dalla realtà dei fatti e della società solo perché il periodo impone che lo si faccia. In questo caso il Natale ci renderebbe più buoni o più astiosi nei confronti del prossimo?
Questo di fatto è ciò su cui le storie mattutine di Michelle Hunziker ci impongono di pensare. Poco tempo fa, infatti, la conduttrice svizzera si è svegliata ed ha ricordato alcuni eventi degli anni passati che hanno in un certo senso traumatizzato la figlia Aurora Ramazzotti. Il ricordo per la conduttrice è decisamente divertente e ritiene che probabilmente la condizione attuale di Auri (come saprete la ragazza è in dolce attesa di un maschietto) le permetterà di ricordare ciò che ha vissuto come un trauma sotto un’altra luce.
Nell’annunciare queste prove video delle “torture” a cui ha sottoposto la figlia in anni ormai distanti, Michelle dice: “Mi sono svegliata…sai con tutti quei ricordi che ti condivide l’iPhone… e vorrei dire ad Aurorina, che presto diventa mamma, che ho scovato una cosa del 2017 – quando ancora riuscivo a convincerti a fare le cose di Natale, mio piccolo Grinch – e capirai perché in tutti questi anni ti ho rotto ‘Los pelotas’ con le cose del Natale…Guardate questi video”.
Aurora Ramazzoti, le “torture natalizie di Michelle Hunziker”
Nella storia Instagram successiva, dunque, si vede un video risalente al Natale 2017. Michelle e Aurora sono vestite da Babbe Natale e cantano alcune delle canzoni tipiche della stagione natalizia in uno studio di registrazione. La figlia in realtà non sembra troppo infastidita dalla cosa e l’esperienza si conclude con un gruppo di coristi che le accompagna per il gran finale. Il Natale 2017 in casa Hunziker è stato in sostanza nel segno della musica, arte che comunque appassiona la figlia.
Michelle nella storia successiva, ancora divertita da queste attività forzate, pubblica un video risalente al 2018 – ultimo anno in cui Aurora ha accettato di sottoporsi alle trovate in stile natalizio della madre – in cui ammiriamo una Michelle in versione elfo natalizio. Lo scopo di quel travestimento era convincere la figlia a girare porta a porta per le case di Milano al fine di donare un pizzico di spirito natalizio cantando (tradizione tipica americana che potrebbe portare qualcuno ad invocare la leggittima difesa).
Il traumatico Natale 2018 e lo spirito del Grinch che alberga in Aurora
Nel video in questione non ci viene mostrato il peregrinare delle due, ma una divertente scenetta nella quale Aurora manifesta tutto il proprio dissenso. Michelle bussa alla porta della camera della figlia che, quando la vede agghindata in tal guisa, chiede preoccupata “Che c’è?”, la madre quindi le risponde: “Ti voglio portare a fare un giro Porta a Porta”, frase che dà il là per la battuta scontata di Aurora che saltellando risponde: “Andiamo da Bruno Vespa? Sìììììììì“. Dopo un primo piano sull’espressione basita della Hunziker, la conduttrice chiarisce il malinteso: “No ti voglio portare a cantare le canzoni di Natale porta a porta”. Dopo un taglio, la scena successiva è quella in cui la Hunziker trascina per i piedi la figlia vestita da elfo e le chiede di essere più partecipativa e allegra.
La storia immediatamente successiva mostra la risposta via chat di Aurora ai ricordi proposti dalla madre. Le parole dell’influencer non lasciano dubbi sulla sua opinione a riguardo: “Il mio mood rimane lo stesso, sappilo”, nei messaggi successivi spiega anche il perché della sua avversione per il periodo dell’anno in cui ci troviamo: “Anzi, stamattina già nera ho dovuto correre per non perdere il treno perché non ci sono taxi…E ho fatto una colazione di me*** con una brioche insipida e secca per colpa del Natale”.
