Rendere l’account WhatsApp personale e riconoscibile? Adesso è possibile: ecco le due funzionalità che dovete assolutamente conoscere.
Una delle caratteristiche vincenti di ogni social network è la possibilità di personalizzare il proprio account in modo tale che questo risulti un biglietto di presentazione per gli altri utenti. Sin dai tempi di Myspace, infatti, ciò che ha attirato primariamente gli utenti sulla piattaforma era la possibilità di descrivere con parole, foto, pubblicazioni e link il proprio io e anche i propri gusti personali. In questo modo era possibile essere aggiunti da persone che non erano solamente interessate al vostro aspetto esteriore, ma che erano anche e in alcuni casi soprattutto attratti dalla vostra personalità.
Il concetto ben rappresentato da Myspace è stato incamerato da Facebook, che ha però spinto maggiormente sull’aspetto fotografico e sulla possibilità di rintracciare chiunque desiderassimo con un semplice click. Lo spazio per raccontarsi è rimasto, ma in Facebook è divenuto secondario, poiché la condivisione di ogni aspetto della propria vita con tanto di prove fotografiche ha fatto emergere la curiosità sul gossip e relegato a pochi quella sugli interessi. Questa tendenza si è accentuata ulteriormente con l’arrivo di Instagram, social che ha spinto molti a creare una rappresentazione fittizia della propria vita per apparire meglio di ciò che si è. Se prima dunque il social aveva lo scopo di far scoprire il vero io, adesso è una copia virtuale della vita di tutti i giorni, con utenti che preferiscono indossare una maschera che possa piacere agli altri.
La personalizzazione su WhatsApp
Già da qualche tempo Meta ha inserito degli elementi social su WhatsApp che lo rendono più simile a Facebook e Instagram. L’app di messaggistica istantanea non è stata snaturata, la sua funzione primaria è quella di strumento di comunicazione, ma oggi è possibile curare il proprio account aggiungendo foto e storie, inserendo stati e audio da fare sentire agli amici che ne hanno voglia. Presto sarà possibile inserire degli Avatar per celare la propria identità e una volta completato il progetto Metaverso potranno essere utilizzati anche come immagine sostitutiva della nostra durante le videochiamate.
La “deriva” social di WhatsApp è parte di un progetto di unificazione dei social di proprietà di Meta che è partita con gli account business e che porterà proprio al travaso dell’utenza nel metaverso immaginato da Zuckerberg. Per il momento chi non vuole aderire alle novità è libero di farlo, mantenendo WhatsApp una semplice piattaforma di comunicazione in cui non è possibile vedere nulla che riguardi la nostra vita. Per chi, però, ha voglia di personalizzare l’account e utilizzarlo come il vecchio ‘Messenger’ con una spruzzata di ‘Instagram’, oggi può farlo.
Notifiche e community
Le possibilità di personalizzazione non si limitano agli aspetti grafici e all’account, ma anche alle funzioni ed al modo in cui vogliamo vederle. Ad esempio dalle impostazioni è possibile modificare la ricezione delle notifiche. Possiamo decidere se avere l’anteprima sul blocco schermo, se i messaggi che arrivano devono essere segnalati con un segnale sonoro o semplicemente uno visivo. Qualora per comodità decidessimo di non essere disturbati da un suono ad ogni messaggio mandato in una delle chat, possiamo impostare la notifica tramite luce. Negli smartphone la lucetta posta in alto sullo schermo ha la funzionalità di avvertirci proprio delle notifiche in arrivo e su WhatsApp possiamo deciderne il colore, così da capire subito se la notifica riguarda l’app o altro.
Un’altra possibilità di personalizzazione viene fornita dalla nuova funzionalità Community. In questa possiamo inserire sino a 50 gruppi già esistenti oppure crearne 10 nuovi. La comodità di questa funzione è quella di permettere all’utilizzatore di mandare i messaggi a tutti i gruppi inseriti nella community scrivendoli una sola volta. Ovviamente se il vostro messaggio dev’essere rivolto solo ad un gruppo, lo si può selezionare come si faceva già prima e scrivere solo in quello.
