La piattaforma Amazon è ormai entrata a far parte delle nostre esistenze, ma non sempre gli acquisti online sono un’esperienza soddisfacente. La buona notizia è che il cliente ha tutti gli strumenti per tutelare i suoi diritti di consumatore.
Alzi la mano chi non ha fatto almeno una volta nella vita un acquisto su Amazon. La piattaforma globale di e-commerce è ormai onnipresente e consente l’invio da un capo all’altro del mondo di qualsiasi oggetto – dal libro alla cucina montabile, dal cappotto al motorino – in poco tempo e a prezzi competitivi. Ma c’è ancora chi è restio a comprare online per timore di ritrovarsi tra le mani qualcosa di diverso dall’articolo che aveva visto (o immaginato) sul sito e doverselo tenere per forza.
Ebbene, il timore è infondato. A garanzia dei diritti dell’utente finale, infatti, è prevista la possibilità del reso e del rimborso senza alcun aggravio nel caso non si sia soddisfatti della merce ricevuta, ma a una serie di condizioni inderogabili. Vediamole insieme nel dettaglio.
Chi compra su Amazon può restituire molti degli articoli in vendita sulla piattaforma. Ma le opzioni di reso possono variare a seconda del venditore, dell’articolo o del motivo della restituzione. In questo periodo, per esempio, è prevista un’estensione del periodo di reso, sulla scia delle festività natalizie appena trascorse; per gli articoli restituibili acquistati tra il 1° novembre e il 31 dicembre 2022 si potrà effettuare il reso fino al 31 gennaio 2023. Le politiche di reso standard di Amazon – che fissano un limite di 30 giorni dalla data di consegna – sono applicate agli articoli acquistati a partire dal 1° gennaio 2023.
Più in generale, è possibile restituire un articolo nei casi seguenti:
Come restituire un articolo che abbiamo ordinato su Amazon? Semplice:
Una volta spedito il pacco, potremo vedere lo stato di un reso o di un rimborso in “I miei ordini” selezionando “Visualizza stato resi/rimborsi” accanto all’ordine pertinente. Un’ultima raccomandazione: se restituiamo articoli che contengono dati personali, per esempio computer portatili, fotocamere o altri dispositivi elettronici, cancelliamo tutti questi dati prima di effettuare il reso.
Se invece l’articolo si rivela difettoso più di 30 giorni dopo la ricezione dell’ordine, potrebbe essere idoneo per un servizio di riparazione prima di procedere a un reso: in questo caso occorre consultare la sezione “Amazon Certified Repairs” sul sito dell’azienda.
Passiamo ai rimborsi. E’ possibile richiedere un rimborso secondo la Garanzia dalla A alla Z se si verifica un problema con un articolo acquistato che è stato venduto e spedito da un venditore terzo su Amazon. La procedura generale è la seguente:
Soddisfatti o rimborsati, per dirla con un vecchio claim…