La dieta del digiuno intermittente è un must ormai per tante persone che sono attente alla linea e hanno bisogno di perdere peso. Scopriamo le sue caratteristiche vincenti.
Tra le tante diete presenti in circolazione, quella del digiuno intermittente è senza dubbio una di quelle che ha riscosso maggiore successo. Scopriamo assieme perché questo regime alimentare è cosi efficace.
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La dieta del digiuno intermittente è un particolare regime alimentare in cui non contano solo le calorie ma anche l’ora in cui si mangia. Ecco come funziona e perché molti la scelgono.
Dieta del digiuno intermittente, come funziona
La dieta del cosiddetto digiuno intermittente sta avendo sempre più successo, ed è consigliata da parecchi dietologi e nutrizionisti. Questo particolare regime alimentare inizialmente era utilizzato soltanto dagli sportivi. Adesso però le cose stanno cambiando ed è diventato una delle diete più diffuse. Le mode riguardano anche l’alimentazione e negli anni abbiamo visto susseguirsi la dieta a zona, la paleodieta la dieta iperproteica e le diete low carbs, come ad esempio quella, molto discussa, del dottor Pierre Dukan.
Da qualche anno a questa parte si parla di dieta del digiuno intermittente. A quanto pare le regole da seguire sono semplici e riguardano più la cadenza con cui si mangia che non solo le calorie giornaliere o i macronutrienti previsti dal piano alimentare. Scopriamo come è fatta e perché sta avendo sempre più successo.
Perché sempre più persone la seguono
La dieta digiuno intermittente impone di mangiare in base a un piano alimentare personalizzato, in relazione al quale si sceglie per ogni pasto un quantitativo calorico e una distribuzione di macronutrienti, quindi proteine, carboidrati e grassi, micronutrienti, fibre, vitamine e minerali. Oltre a questo però la regola più importante è rispettare un digiuno di parecchie ore, distanziando i pasti l’uno dall’altro.
Ad esempio il digiuno minimo è quello di 10 ore ma si può arrivare anche a 16 ore, e nelle ore di digiuno il corpo andrà ad attingere energia dalle riserve di grasso, e inoltre si ridurrà la quantità di insulina circolante nel flusso sanguigno perché non dovrà essere rilasciata spesso. Con questo metodo diminuisce anche il rischio di sviluppare malattie come il diabete.
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In alcuni casi, invece che impostare un digiuno orario, si può anche scegliere di mangiare per 5 giorni in base a un introito di calorie uguale al fabbisogno calorico personale e per due giorni a settimana invece ridurre le calorie da 0 a 600.