In mongolfiera per vedere la Terra dallo spazio, la notizia è incredibile

Una compagnia giapponese sta studiando una nuova tecnologia per un piano molto ambizioso che prevede un viaggio di breve durata ma davvero indimenticabile. 

Il turismo spaziale negli ultimi anni è diventata un po’ moda da ricchi, un po’ un segmento di mercato in espansione. Certo, il triello formato dal nuovo CEO di Twitter, il papà di Amazon e l’uomo che inventò il fenomeno Virgin, è stato fondamentale per l’esplosione di questa esperienza prevalentemente da Paperon de’ Paperoni, ma a quanto pare ha fatto proseliti.

Mongolfiera sulla Luna? Why not... - Parolibero.it
Mongolfiera sulla Luna? Why not… – Parolibero.it

A una startup emergente giapponese, che prende il nome dal suo CEO, con sede a Sapporo e che sogna di seguire le orme dell’ormai celebre progetto SapceX di Elon Musk, è venuto in mente un nuovo modo di andare nello spazio. “Con un viaggio sicuro ed economico per le persone”.

Così Iwaya Giken, CEO dell’omonima società, a cui è venuto in mente un modo meno dispendioso, rispetto alla triade Musk-Bezos-Branson, di andare lassù, ad ammirare da vicino le spettacolarità dello spazio.

Un viaggio lungo un’ora

La compagnia giapponese, che sta sviluppando la nuova tecnologia per il suo ambizioso piano, ha voluto prima tastare con mano la risposta di un suo ipotetico pubblico, lanciando una sorta di sondaggio per tutti quei passeggeri che sarebbero disposti a pagare più di 175.000 dollari (niente rispetto alle cifre fuori mercato di quella triade, sopra citata) per un viaggio di un’ora in una capsula trasportata da mongolfiera che salirà fino a 15 miglia.

Turismo Spaziale - Parolibero.it
Turismo Spaziale – Parolibero.it

C’è da dire che, tecnicamente parlando, non è neanche lontanamente vicino al confine dello spazio esterno, ma è abbastanza alto da permettere a un astronauta di vedere la Terra curva sotto un cielo nero. “È sicuro, economico e delicato per le persone“, ha detto ai giornalisti a Tokyo il CEO della startup in questione. L’idea è di rendere il turismo spaziale per tutti“.

Iwaya Giken lavora a questo progetto dal 2012 e ha già condotto test a bassa quota con palloni più piccoli. I voli per quello che è noto come Open Universe Project utilizzeranno una capsula pressurizzata a due posti larga circa un metro e mezzo con finestre annesse. Le candidature online sono state aperte lo scorso febbraio. I primi cinque passeggeri saranno selezionati a ottobre, con voli che decolleranno dall’isola settentrionale giapponese di Hokkaido a dicembre, nelle previsioni, oppure a inizio 2024, tempo permettendo. Una salita graduale, poi un’ora ad ammirare l’inedito panorama, prima di scendere ed ammarare.

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