Addio spese condominiali, in questi casi puoi non pagarle senza incappare in nessuna conseguenza

Condominio spesso fa rima con contenzioso e a volte rifiutare di pagare le spese condominiali è l’unica arma legittima a disposizione da chi si sente parte lesa.

Chi vive in un condominio sa bene che alle spese condominiali non si sfugge. Il solo fatto di essere proprietari di un appartamento, un magazzino, un garage o qualsiasi altra unità immobiliare comporta il pagamento di una certa quota determinata in base ai millesimi. Ma c’è un ma. In certi casi e a determinate condizioni, ci si può rifiutare di saldare l’importo dovuto all’amministratore.

spese condominiali quando non pagarle
Le spese condominiali vanno sempre pagate, ma la legge prevede una serie di casi eccezionali (Parolibero.it)

La legge dice che l’omesso versamento delle quote condominiali determina una responsabilità civile, e dunque l’avvio del procedimento di riscossione tramite decreto ingiuntivo e successivo pignoramento dei beni. Tuttavia, quando sussistono valide ragioni per opporsi al pagamento, si è teoricamente al riparo da conseguenze di tipo legale.

Quando le spese condominiali non sono dovute

Nel dettaglio, un condomino può rifiutarsi di pagare le spese condominiali al verificarsi delle seguenti condizioni:

  • Mancata o irregolare approvazione del bilancio condominiale
  • Spese voluttuarie eccessive
  • Spese non approvate dall’assemblea
  • Mancato rispetto dei criteri di ripartizione
  • Vizi procedurali o difetti formali
  • Prima di rifiutarsi di pagare le spese condominiali, è importante considerare attentamente la situazione e cercare consiglio legale.
  • Lavori che interessano solo un condomino
  • Spese che non riguardano il condomino o determinati condòmini
spese condominiali quando non pagarle
Il condominio che si rifiuta di pagare le spese condominiali deve poter dimostrare l’illegittimità della richiesta dell’amministratore (Pixabay – Parolibero.it)

In altri casi, l’assemblea condominiale può decidere di esonerare un condomino dal pagamento delle spese condominiali, ma solo con il consenso unanime di tutti i condomini in sede di assemblea. Un condomino può inoltre impugnare una delibera dell’assemblea che ha approvato specifiche spese, contestandone la legittimità, ma deve agire entro 30 giorni dall’approvazione della delibera stessa o dalla comunicazione del verbale di assemblea per gli assenti.

La legge prevede anche l’obbligo, per l’assemblea che approva lavori di manutenzione straordinaria, di deliberare contestualmente l’istituzione di un apposito fondo in bilancio nel quale devono essere accantonate le quote dei vari condomini destinate al pagamento della ditta edile incaricata. Il tutto affinché dette quote possano essere riscosse preventivamente dall’amministratore, onde evitare situazioni di morosità. Giurisprudenza alla mano, l’omessa istituzione di tale fondo comporta la nullità della delibera di approvazione dei lavori, e dunque autorizza i condomini a rifiutarsi di pagare le quote millesimali.

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