Il bonus 200 euro è stato esteso anche a moltissimi altri lavoratori. Oggi andremo a vedere a chi spetta e cosa bisogna fare per richiederlo.
Il bonus 200 euro dello scorso anno è stato recentemente esteso anche a categorie di persone che erano state inizialmente escluse dalla misura.
Per ricevere il bonus di 150-200 euro erano previste regole specifiche per i beneficiari. Tramite una circolare, ora l’Inps è intervenuta per chiarire le novità su questo bonus. Andiamo a vedere a chi spetta e come richiederlo.
Ora, i bonus di 150-200 euro estesi riguardano anche lavoratori autonomi e professionisti che non hanno una partita Iva, collaboratori, dottorandi di ricerca e assegnisti che non sono iscritti alla Gestione separata a condizione di soddisfare specifici requisiti.
Per ottenere il bonus di 150-200 euro bisogna, infatti, essere in possesso anche di questi requisiti:
I pagamenti dei bonus alle nuove categorie di persone avrebbero dovuto essere riconosciuti a marzo. L’Inps aveva spiegato che lavoratori autonomi e professionisti senza partita Iva, per ricevere i bonus di 150-200 euro, se avevano già presentato domanda o all’Inps o alla propria cassa privata previdenziale ma si erano visti negare il bonus perché inizialmente esclusi, li avrebbero ricevuti a seguito della nuova presa in carico della domanda in automatico.
La nuova importante circolare Inps sull’estensione dei bonus 150-200 euro a nuovi beneficiari riguarda proprio le modalità di richiesta dei bonus, con nuova proroga al 30 aprile. Stando a quanto comunicato dall’Inps, chi soddisfa i requisiti per avere l’estensione del bonus 150-200 euro, può inviarne apposita domanda di richiesta entro il 30 aprile 2023.
La domanda deve essere inviata esclusivamente in via telematica, accedendo all’area personale del sito Inps, scegliendo poi la sezione ‘Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche’ e seguendo il percorso previsto ‘Sostegni, sussidi ed indennità’ > ‘Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità’ > ‘Vedi tutti’ presente nella sezione Strumenti > ‘Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche’.
Basta poi selezionare la voce di appartenenza, cioè ‘Indennità una tantum- Autonomi Senza Partita Iva’. In alternativa, si può presentare la domanda anche chiamando l’Inps al numero verde o rivolgendosi ad un patronato.