Giovanni Storti, il consiglio ai fan su come riutilizzare l’acqua della pasta fa il giro del web

Giovanni Storti non è soltanto un grande attore comico, è anche un attento ambientalista che diffonde consigli di grande utilità, come quelli sul riuso dell’acqua della pasta!

Come moltissime altre persone attente all’impatto delle proprie azioni sull’equilibrio ambientale, Giovanni Storti si concentra moltissimo sul riuso dei materiali di scarto, soprattutto quando si tratta di cibo e di acqua. Gli scarti di cibo e di acqua, infatti, possono essere riutilizzati in moltissimi modi diversi: rendere più fertile il terreno, annaffiare le piante, cucinare.

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Gianni Storti conquista il web: cos’è successo – Fonte Instagram @giovanni-storti-ufficiale – Parolibero.it

L’acqua di cottura della pasta normalmente viene gettata nello scarico e, quindi, viene letteralmente sprecata. Essa contiene però moltissimi amidi che derivano dal parziale scioglimento della pasta nell’acqua bollente. Tali amidi hanno diverse proprietà che possono risultare estremamente utili in varie attività domestiche.

I consigli di Giovanni Storti sull’acqua della pasta

Una volta l’acqua di cottura della pasta era utilizzata per lavare i piatti senza l’aggiunta di detersivi o saponi. Giovanni sostiene che l’amido della pasta abbia un forte potere sgrassante ma nei commenti viene puntualizzato il contrario. A livello chimico non sono gli amidi ad avere questa proprietà, ma è il calore dell’acqua bollente a rendere più facile la pulizia dei piatti!

gianni storti acqua della pasta
Gianni Storti, i consigli imperdibili: come utilizzare l’acqua della pasta – Fonte Instagram @giovanni-storti-ufficiale – Parolibero.it

Un altra proprietà poco conosciuta dell’amido è il suo potere ammorbidente che può essere utilizzato per cuocere i legumi secchi e per ammorbidire la pelle. Nel primo caso basterà cuocere i legumi nell’acqua già utilizzata per la pasta: la cottura avverrà in un tempo più breve e i legumi risulteranno subito molto più morbidi.

Una possibilità poco conosciuta è invece quella di utilizzare l’acqua della pasta per fare un pediluvio. L’amido sarà in grado di ammorbidire la pelle dura e secca dei piedi, soprattutto in zone critiche come il tallone, e la renderà molto più facile da rimuovere con una lima o con la pietra pomice.

Infine, a patto che non sia troppo salata l’acqua della pasta può essere utilizzata per innaffiare le piante perché gli amidi aiuteranno le piante a produrre gli zuccheri necessari per il loro sostentamento attraverso la fotosintesi clorofilliana. Si tratta quindi di una sorta di fertilizzante leggero adatto a qualsiasi tipo di pianta e di terreno. Le raccomandazioni sono di non utilizzare l’acqua quando è ancora bollente e soprattutto diluirla con acqua dolce se è molto salata. Il sale presente nell’acqua di cottura potrebbe infatti bruciare le radici delle piante, soprattutto quelle più sottili e delicate.

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