Ragni, perché ucciderli porta sfortuna? L’origine di questa credenza

Se odiate i ragni con tutto voi stessi ma non riuscite ad ucciderli perché credete che porti sfortuna, ecco il motivo di questa superstizione.

Insetti potenzialmente molto pericolosi, soprattutto se sono velenosi, i ragni sono tra gli animali più odiati e tra quelli che incutono più timore. Sebbene le loro dimensioni ridotte, rispetto a quelle di un essere umano, li portino ad essere in netto svantaggio, in realtà gettano nel panico tantissime persone e in certi casi si parla addirittura di aracnofobia. Se anche voi ne soffrite ma non riuscite ad ucciderli poiché credete che farlo porti sfortuna, ecco da cosa deriva questa credenza.

Uccidere i ragni porta sfortuna
Ragni, perché ucciderli porta sfortuna (parolibero.it)

Per quanto si debba evitare di uccidere qualsiasi animale, sebbene diffuso e spaventoso come i ragni, in realtà in certe situazioni di estremo pericolo è necessario difendere sé stessi e, se l’unico modo per farlo è quello di sopprimere l’insetto velenoso, questo è da fare. Uccidere i ragni, però, per molte persone è un gesto che porta sfortuna: ecco l’origine di questa credenza diffusa.

Uccidere i ragni porta sfortuna: da dove nasce questa superstizione

Il ragno di sera, bel tempo si spera” dicono in certe zone d’Italia. Il ragno porta guadagno” è un altro detto molto diffuso, che collega questo insetto spaventoso a un portafoglio ricco e pieno di soldi. All’epoca dei Romani, il ragno era un simbolo di buon auspicio e già a quei tempi ucciderlo significava avvicinare il rischio di sciagure.

Uccidere i ragni porta sfortuna
Ragni, perché ucciderli porta sfortuna (parolibero.it)

All’epoca di Gesù Cristo, quindi duemila anni fa, sembra che siano stati proprio i ragni ad adornare la grotta di Betlemme la notte in cui Maria ha dato alla luce Gesù, per cercare di proteggerlo dal freddo e sempre un ragno pare che abbia aiutato Gesù, Maria e Giuseppe a fuggire da Erode. Secondo la tradizione, infatti, sembra che abbia creato per loro una ragnatela protettiva all’imboccatura della caverna dove si riparavano e, così, li ha aiutati a nascondersi.

Da quel momento, il ragno è stato associato all’idea di salvezza, ricchezza e felicità ed è stato sempre di più visto come un grande alleato dell’uomo. I coltivatori sanno che questi insetti si nutrono delle zanzare e, quindi, aiutano gli uomini a proteggersi dai loro morsi mentre svolgono il loro lavoro nei campi: se quindi trovate un ragno in casa non uccidetelo ma liberatelo in giardino, dove potrà svolgere il suo lavoro ed aiutare gli uomini.

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