Bonus 18 app spopolano le truffe: ecco cosa sta succedendo

Si sta assistendo ad una situazione davvero incresciosa in merito al bonus 18 app: ecco quali sono le truffe che stanno spopolando.

Tutti coloro che hanno compiuto 18 anni possono fare richiesta del bonus cultura accedendo a 18app. Nello specifico, si tratta di una misura destinata ai giovani e che consente di usufruire di 500 euro da spendere nell’ambito della cultura e dunque per l’acquisto di biglietti di concerti, spettacoli teatrali come anche di libri e molto altro ancora.

18 app truffe - Parolibero.it
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Sempre riguardo al bonus in esame è importante sapere che si stanno registrando tantissime truffe tra gli studenti. Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere in merito ad una misura che è stata introdotta diversi anni fa ma che ha condotto al dilagare di comportamenti illeciti.

18 app, le truffe ai danni dello Stato

Tra gli studenti romani stanno spopolando delle chat Telegram e Instagram che riferiscono di poter convertire i 500 euro previsti dal bonus cultura 18 app, in denaro. Essi in realtà dovrebbero essere destinati solamente per l’acquisto di beni di tipo culturali, sia materiali che immateriali.

18 app truffe - Parolibero.it
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La pagina social in esame invece consentirebbe agli studenti romani di poter spendere la predetta cifra acquistando dispositivi elettronici, vestiti e via discorrendo. Proprio riguardo al bonus in esame e alle truffe messe in atto da alcuni malintenzionati, si è espressa Giorgia Meloni. In particolare, il Presidente del Consiglio non ha nascosto l’intenzione di voler rivedere la misura in esame proprio a causa delle condotte illegali di cui sopra.

La Meloni si è espressa negativamente anche in merito al fatto che il bonus in questione non prevede limiti di Isee. Nello specifico, ha sottolineato il fatto che secondo lei erogare 500 € anche ai giovani provenienti da famiglie benestanti non abbia molto senso. Stabilendo invece un tetto massimo di Isee sarebbe possibile rendere senza dubbio la misura più incisiva e utile. Questo almeno è quanto ha fatto sapere il primo ministro italiano.

Conclusioni

Ad ogni modo, alla luce di quanto detto è chiaro che il bonus in esame dovrebbe servire esclusivamente a favorire la cultura e l’attività ad essa collegata. Tuttavia sono tantissime le persone che decidono di venderlo al fine di ottenere un guadagno. Il bonus ideato da Matteo Renzi diversi anni fa dunque ah dato vita ad un mercato nero dello stesso. Come se non bastasse poi le truffe ai danni dello Stato messe in atto da alcuni cittadini avvengono sotto agli occhi di tutti. Ancora una volta invece è importante sottolineare che è illegale convertire il bonus in denaro come anche chiedere di scambiarlo.

18 app truffe - Parolibero.it
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E’ chiaro dunque che, cosi come pensato, il voucher da 500 euro ha dato vita ad una serie di condotte che mirano a danneggiare lo Stato e che per questo necessità di essere rivisto.

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