Il primo giugno l’Inps ha rilasciato un comunicato che interessa i dipendenti pubblici. Questi ultimi dovranno effettuare una richiesta online
Ancora novità per quanto riguarda la previdenza sociale e i metodi necessari per poterla ottenere. Questa volta l’oggetto di interesse della legge 4 agosto 2022, numero 122, non sono tutti i lavoratori ma solamente quelli che effettuano delle attività all’interno della pubblica amministrazione. La suddetta legge mira a convertire il decreto del 21 giugno 2022, numero 73 ed è entrata in vigore proprio il primo giugno 2023.
Il tema principale della comunicazione rilasciata sulla pagina dell’Inps riguarda la richiesta di accertamento sanitario rivolta ai dipendenti pubblici. A cambiare sarà il metodo per poterla inviare all’ente, dato che è online la pagina dedicata per poter compiere tale azione. Oltre a tale richiesta, potrà essere inviata anche quella relativa all’accertamento medico-legale.
Dal primo giugno, quindi, potranno essere entrambe inoltrate solamente tramite via telematica, passando per il servizio online messo a disposizione sul sito dell’Istituto nazionale di previdenza sociale. Fra i vari accertamenti effettuati da parte delle Commissioni ci sono anche quelli relativi all’inabilità o all’idoneità dei dipendenti.
Fra le varie competenze di cui si prenderanno carico le Commissioni, ci sono anche quelle relative ai familiari superstiti, i quali hanno il diritto ad una pensione indiretta oppure di reversibilità. Per quanto riguarda la polizia locale, invece, si potrà fare richiesta per la concessione dell’equo indennizzo e per ogni tipo di rimborso spese derivante dalla degenza per tutte le infermità derivanti dalle cause di servizio.
Per quanto riguarda, invece, l’invio online per le richieste riguardanti l’accertamento medico-legale, invece, esse sono dirette a determinati soggetti:
Ancora una volta, quindi, l’Inps si trasforma, affidandosi sempre di più alla tecnologia e alla sua piattaforma. Un modo per poter velocizzare ogni tipo di servizio e per poter evitare le lunghe code all’interno delle sedi dell’ente.