Disabili in casa, ecco gli obblighi che ancora non conosci, la legge non perdona!

L’assistenza dei parenti disabili in famiglia è un nodo che la legge ha deciso di scogliere e fare così chiarezza su diversi punti, come nel caso del ruolo che giocano i parenti legittimi più vicini.

Durante gli anni lo stato italiano ha deciso di intervenire su nodi spinosi come nel caso, appunto, della gestione della quotidianità dei parenti disabili sia che siano minori oppure no.

Parenti disabili lo dice la legge - Parolibero
Parenti disabili lo dice la legge – Parolibero

Soprattutto in materia di gestione quotidiana degli adulti disabili parenti prossimi, sono state individuate delle tematiche molto importanti che fanno riferimento alla gestione della loro vita quotidiana a 360 gradi per i quali bisogna essere nelle condizioni necessarie che soddisfano i requisiti legali di appartenenza.

Sulla base di tale motivazione bisogna sempre scindere la gravità nel caso specifico di appartenenza della persona disabile di riferimento, oltre che i bisogni primari della stessa, al fine dei quali puoi entrare in gioco anche un diritto assoluto di sostegno finanziario.

A chi spetta l’obbligo di assistere i parenti disabili?

Questo è quel tipo di domanda sulla quale nascono diversi diverbi tra familiari, nel tentativo di capire a chi spetta davvero la gestione quotidiana di un parente affetto da disabilità. In questo caso specifico facciamo riferimento apparenti che rientrano nella parentela di grado legittimo sia che appartengano al nostro stesso nucleo familiare, ad esempio il coniuge, ho un parente legittimo come nel caso di fratelli o genitori.

Parenti disabili lo dice la legge - Parolibero
Parenti disabili lo dice la legge – Parolibero

A disciplinare i casi specifici di riferimento troviamo l’articolo 433 del codice civile che spiega nel dettaglio a chi spetta la cura del parente disabile nel quotidiano e nello straordinario. Nello specifico, secondo quanto sancito dalla legge nel caso di disabile in famiglia la tutela e gestione spetta al parente prossimo che può essere appunto un coniuge non vedete che i figli in caso di loro assenza i diretti discendenti.

A seconda delle situazioni entrano in campo anche i genitori del diretto interessato disabile ma anche nuore e generi, oltre che i suoceri in caso di assenza di parenti legittimi indicati.

Quali oneri e onori implica la tutela di una persona disabile?

Nel momento in cui parliamo di persona disabile inevitabilmente facciamo riferimento alla legge 104, che entra in gioco anche in questi casi per permettere alla persona che ne ha la tutela di poter gestire anche nei migliori dei modi eventuali impegni medici e quant’altro in relazione al proprio impiego lavorativo e benefici che ne derivano.

Quanto detto ci serve per ricollegarci agli oneri e onori di assistenza quotidiana al parente disabile dato che in questo caso ne deriva anche una responsabilità economica. Infatti, la persona disabile può fare affidamento a condizioni agevolate di contratti per assumere qualcuno che si occupa in modo diretto della sua assistenza quotidiana gestendo l’amministrazione anche con il supporto del parente legittimo. In questo caso la persona di riferimento avrà un ruolo amministrativo oltre che di sussidio alla persona affetta da disabilità.

Parenti disabili lo dice la legge - Parolibero
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Al tempo stesso la persona è designata come curatore a sua volta può avere l’obbligo di offrire alloggio al parente affetto da disabilità e non solo. Secondo quanto sancito dall’articolo 439 del codice civile, il sostegno nei confronti del parente affetto da disabilità può essere fornito anche solo in condizioni di stretta necessità nel caso specifico di un fratello tale responsabilità va suddivisa in parti uguali con gli altri parenti legittimi del diretto interessato.

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