La tennista Sara Ventura racconta la drammatica situazione. La terribile esperienza e la verità sulle molestie subite dall’ex tennista.
Negli ultimi anni sono purtroppo venuti alla luce sempre più casi di molestie, violenze e oppressioni nel mondo dello sport professionistico. Il mondo della ginnastica, con lo scandalo che ha coinvolto alcune delle maggiori federazioni a livello mondiale, è solo uno dei casi in cui, purtroppo, l’esperienza nel mondo dello sport diventa una vera tortura.
Sono purtroppo tanti i casi di allenatori che hanno sfruttato del loro potere e utilizzato metodi violenti e oppressivi nei confronti delle atlete per raggiungere risultati sportivi o peggio ancora abusato di loro. Un eclatante caso è venuto di recente alla luce nel mondo del tennis, e ha lasciato davvero tutti sconvolti.
La denuncia di Sara Ventura
In una intervista a Vanity Fair Sara Ventura ha raccontato i lati più oscuri della sua esperienza nel mondo del tennis. L’ex sportiva ha rivelato la paura provata nei momenti del ritiro. “Dividevo la camera con l’allenatore e dovevo stare attenta che andasse tutto bene” ha detto, rivelando di avere dormito spesso con la racchetta accanto a sé per difendersi da eventuali attacchi.
“Ho subito abusi di ogni tipo” ha raccontato, rivelando che gli orrori sono iniziati quando aveva appena 13 anni. Una testimonianza davvero agghiacciante. “Se non eri accondiscendente te la facevano pagare” ha rivelato. Un clima di terrore che solo adesso sta venendo fuori grazie alle coraggiose testimonianze di diverse atlete.
L’omertà dell’ambiente
Sara ha rivelato che, nonostante tutti fossero a conoscenza della situazione, nessuno osasse denunciare la cosa e mettere fine a questi soprusi. “Se parlavi e dicevi qualcosa uscivi dalla federazione e la tua carriera era finita” ha detto. “Tutti sapevano, ma nessuno parlava”. Dopo il movimento Me Too fortunatamente c’è sempre maggiore attenzione alla tematica.
Il caso delle atlete di ginnastica femminile della nazionale statunitense ha poi scoperchiato un vaso di Pandora anche nel mondo dello sport, che è arrivato sino nel nostro paese. La speranza è che con agghiaccianti testimonianze come quella di Sara situazioni simili possano non ripetersi mai più.
