Sicuramente il parto è uno dei momenti più belli di una donna ma in alcuni casi è necessario fare un vero e proprio intervento con un cesareo. Ecco le 5 cose che non sai sull’operazione.
Il parto è sicuramente una delle esperienze più intense per una donna. C’è da sottolineare che i parti non sono tutti uguali. C’è il parto naturale, operativo, cesareo.
![Nascita di un bimbo](https://www.parolibero.it/wp-content/uploads/2023/06/Nascita-di-un-bimbo.jpg)
Dopo la prima visita dal ginecologo che attesta la gravidanza, viene data una prima data utile per il parto. però quello che viene consigliato è di non fissarsi troppo. Se la data passa e non succede nulla non è il caso di andare in ansia: in genere si aspettano comunque una o due settimane prima di intervenire, inducendo il parto.
![Parto naturale](https://www.parolibero.it/wp-content/uploads/2023/06/Parto-naturale.jpg)
Per parto naturale (o spontaneo) si intende quello che avviene per via vaginale senza il bisogno di aiuti medici, come l’utilizzo della ventosa per favorire l’uscita del bambino o la somministrazione di ossitocina per stimolare le contrazioni. Se questi aiuti ci sono, il parto viene detto operativo. L’altra possibilità quando si parla di parto è ovviamente il cesareo: un intervento a tutti gli effetti che bisogna fare con assoluta attenzione.
Parto cesareo, le 5 cose che non sai
L’espressione “parto cesareo” sembra trarre origine dal nome di Giulio Cesare, il quale, secondo una leggenda, sarebbe venuto alla luce con questo metodo.
Il parto cesareo è un intervento chirurgico in cui un bambino nasce attraverso un’incisione praticata nella parete sia dell’addome, sia dell’utero materno. Quest’operazione dev’essere eseguita solo quando la si ritiene più sicura – per la futura mamma o per il feto – rispetto al parto naturale che ha inizio con la rottura delle acque.
![Parto con cesareo](https://www.parolibero.it/wp-content/uploads/2023/06/Parto-con-cesareo.jpg)
Il ricorso all’intervento per espletare il parto può ad esempio dipendere da problemi fetali (sofferenza fetale, presentazione podalica ecc.) e/o materni (uno o più tagli cesarei pregressi, gestosi, diabete gestazionale). Le complicanze maggiori della metodica comprendono perdite emorragiche, infezioni all’utero e lesioni alla vescica.
A seconda delle sue tempistiche e di come viene effettuato, il taglio cesareo si distingue principalmente in: elettivo, è un taglio cesareo che viene programmato o d’emergenza, il taglio cesareo viene effettuato nel momento in cui la donna ha già le contrazioni, per un problema che insorge in corso di travaglio.
Quando devi affrontare un parto cesareo è bene sapere queste 5 cose. L’anestesia non è l’epidurale ma la spinale. Non è vero che se farai il cesareo non avrai il latte. La panciera è consigliata nei 7-15 giorni dopo l’intervento. La ripresa non è terribile, è soggettivo. Le perdite post partum (lochi) ci sono lo stesso.