Infezioni sessualmente trasmissibili in aumento, l’allerta degli esperti

Andare incontro a infezioni sessualmente trasmissibili è più facile di quanto si possa pensare. I numeri sono in aumento

Avere rapporti sessuali è più che normale, a tutte le età, e spetta alla singola persona decidere come farlo e con chi, ma in questo ambito la cautela non deve essere mai troppa. Risulta avventato, oltre che un errore, avere rapporti sessuali con sconosciuti, specialmente se non si conoscono i loro trascorsi e con  partner che a loro volta hanno fatto la stessa cosa, senza sottoporsi a controlli, che restano lo strumento migliore per evitare di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.

infezioni sessualmente trasmissibili
Le infezioni sessualmente trasmissibili sono sempre più diffuse – Parolibero.it

Si parla spesso di malattie sessualmente trasmesse, ma è più corretto definirle infezioni sessualmente trasmessibili: nella maggior parte dei casi, infatti, la persona a cui vengono diagnosticate non ha i sintomi che caratterizzano solitamente una malattia, ma sintomi lievi o assenti.  Questo rappresenta però un’arma a doppio taglio perché si tende a comportarsi come se non si avesse niente, anche se non è così. ll partner, invece, dovrebbe invece essere a conoscenza di ogni aspetto.

Infezioni sessualmente trasmessibili: un problema da non sottovalutare

Le infezioni sessualmente trasmissibili sono purtroppo più diffuse di quanto si possa pensare e possono essere contratte anche da parte di chi pensa di avere adottato tutte le precauzioni necessarie, specialmente se si hanno rapporti con estranei. Inoltre sono molte le persone che non ritengono opportuno sottoporsi a una visita andrologica/ginecologica almeno una volta l’anno come sarebbe necessario, cosa che permetterebbe, se necessario, di intervenire in tempi rapidi con terapie adeguate.

 

coppia sesso
È bene prendere precauzioni quando si fa sesso – Parolibero.it

Una mancata o errata diagnosi, infatti, può portare a un peggioramento del quadro clinico e rendere più facile il contagio di altre persone. Come spesso capita, sono i numeri a darci un’idea piuttosto precisa del fenomeno, infatti sulla base di quanto indicato dal Sistema di sorveglianza sentinella coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, dal 1991 al 2021  sono stati segnalati 151.384 nuovi casi di infezioni, con un aumento costante a partire dal 2005.

L’unico rallentamento si è avuto nel 2020, in concomitanza con le restrizioni introdotte a causa del Covid. I casi maggiori riguardano i giovani dai 15 ai 24 anni, che spesso tendono ad agire in maniera avventata e senza prendere le giuste precauzioni. Inevitabilmente, vedere un numero così elevato di giovani fa pensare che siano in tanti ad agire con scarsa consapevolezza, senza considerare quali possano essere le conseguenze del proprio comportamento.

La patologia che risulta essere la più diffusa, secondo quanto riferito da Barbara Suligoi, responsabile del sistema di sorveglianza Ist dell’Iss, sono i condilomi, causati dal virus del papilloma umano. Sottoporsi al vaccino può essere un’ottima forma di prevenzione, proprio per questo è importante recarsi regolarmente dal ginecologo, che consiglierà come sia meglio agire.

Se non ci si sottopone a trattamenti adeguati in modo tempestivo si può andare incontro a problemi non da poco durante la gravidanza, senza parlare poi di eventuale sterilità e di tumori. Il sistema di prevenzione migliore e più efficace è sempre lo stesso ed è duplice: utilizzare il preservativo ed evitare rapporti non protetti con partner di cui non si conosce lo stato di salute.

È bene quindi contattare subito il medico se si riscontrano sintomi come il dolore nella parte bassa dell’addome, prurito e/o di lesioni nella regione dei genitali, dell’ano o della bocca, la necessità di urinare frequentemente, alcune volte con dolore o bruciore e perdite genitali.

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