Meningite, difficile da individuare precocemente: i segnali però sono sempre gli stessi

La meningite è una malattia che può essere letale. Riconoscere in tempo i sintomi è fondamentale per agire tempestivamente. 

In Italia c’è una malattia di origine infettiva con un alto rischio di morte, la meningite. Si tratta di una patologia rara, ma quando colpisce lo fa in maniera molto grave. La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale, le meningi appunto. Ha origine infettiva essendo prevalentemente causata da batteri, virus o funghi che si possono trasmettere tramite colpi di tosse, starnuti o contatti con le persone infette.

sintomi della meningite
Come riconoscere la meningite – Parolibero.it

Le conseguenze della malattia, quando non porta al decesso, sono danni neurologici, disturbi comportamentali, paralisi, problemi di comunicazione, perdita di vista o udito, danni ai reni e alle ghiandole surrenali oppure amputazione di un arto. Statisticamente il 30% delle persone colpite da meningite (ne esistono svariati ceppi) riporta grazi conseguenze e il 10% perde la vita. Grazie alla vaccinazione contro la meningite meningococcica A, B e C le percentuali sono calate. Rimane fondamentale per i  non vaccinati riconoscere in tempo i sintomi, compito non facile.

Quali sono i sintomi della meningite

Il sintomo più importante è il mal di testa. Ecco perché la diagnosi può rivelarsi complicata. Il mal di testa può essere il segnale di tante altri problemi di salute, alcune più banali e facilmente curabili, altri invece molto più gravi.

Meningite segnali da conoscere
I segnali tipici della malattia – Parolibero.it

Nel riconoscere la meningite, dunque, occorre associare altri sintomi come la rigidità della nuca, la febbre, l’annebbiamento mentale, la sonnolenza, il senso di confusione. Più rari i casi di vomito. La malattia si manifesta improvvisamente, e come detto i sintomi iniziali sono poco riconoscibili essendo simili a quelli dell’influenza.

Se fulminante porta al decesso in 48 ore. Il vaccino, dunque, rimane la miglior arma di prevenzione. Se scoperta in tempo, invece, si può affrontare la malattia con una terapia antibiotica. I batteri all’origine della malattia sono sensibili agli antibiotici, e prima si interviene e più possibilità si hanno di non incorrere in conseguenze gravi se non letali.

Concludiamo con alcune indicazioni sul vaccino per la meningite. Il Ministero della Salute ha codificato un calendario. La vaccinazione contro il meningococco B è gratuita per i bimbi entro l’anno di vita. Le dosi sono tre, al 3°, 4° e sesto mese di vita più un richiamo al 13°. Contro il meningococco C il vaccino è gratuito dopo l’anno di età con due dosi, al 13° e al 15° mese. Infine c’è il vaccino coniugato tetravalente contro il meningococco A, C, W e Y, gratuito per gli adolescenti.

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