Messaggi Whatsapp impenetrabili: la polizia non può tutto | Verifica quello che può fare

La polizia può leggere i messaggi privati su WhatsApp? O sono informazioni impenetrabili? Ecco cosa dice la legge a riguardo

WhatsApp è di gran lunga la piattaforma di messaggistica più amata ed utilizzata al mondo. Ogni giorno milioni di utenti si connettono per poter scambiare messaggi di testo, note audio, foto, video, documenti, gif, sticker e chi più ne ha più ne metta con amici, parenti e colleghi. Una mole di informazioni scambiata quotidianamente che ha dell’incredibile, tanto che sono state apportate diverse misure di sicurezza dagli sviluppatori stessi.

WhatsApp e messaggi, cosa può fare la polizia
Ecco quando la polizia può accedere ai messaggi privati su WhatsApp – Parolibero.it

Basti pensare alla crittografia end-to-end che, di fatto, rende inaccessibili le informazioni contenute all’interno delle singole chat private a praticamente chiunque. Ma cosa succede in caso di indagini giudiziarie in corso? La polizia ha la facoltà e il diritto di leggere le chat per trovare eventuali prove e condannare qualcuno? Ecco cosa dice la legge a riguardo, così non avrete più dubbi.

Messaggi su WhatsApp accessibili alla polizia: ecco cosa dice la legge

Cosa dice la legge in merito all’accessibilità dei messaggi che scambiamo su WhatsApp da parte della polizia? Si può fare? È legale? E in quali casi? A queste domande c’è fortunatamente già una risposta, così che – informandoci per tempo – sappiamo tutto quello che è necessario per non rischiare nulla.

Messaggi su WhatsApp, cosa può fare la polizia
Ecco quando la polizia ha il diritto di leggere i messaggi su WhatsApp degli indagati – Parolibero.it

Almeno in linea teorica, la polizia non potrebbe intercettare le conversazioni sulla piattaforma per via della crittografia end-to-end. Pensate che nemmeno WhatsApp stessa è a conoscenza di ciò che due o più persone si dicono o si scambiano all’intento delle conversazioni. Ma questo non vuol dire che la polizia non può fare nulla. Se per le chat di testo c’è poco da fare, il discorso cambia con le chiamate vocali.

La polizia potrebbe infatti mettere sotto controllo il cellulare dell’indagato, usando software o microspie per ascoltare la voce di chi chiama. Una modalità che non va ad alterare la crittografia, ma registra la voce dall’esterno. Si può anche sfruttare l’intercettazione ambientale, per esempio installando una telecamera in un determinato luogo.

Per quanto riguarda i messaggi, per poterli leggere la polizia dovrà necessariamente sequestrare il telefono e sfruttare il lavoro di tecnici esperti. Questi sono in grado di effettuare un’acquisizione integrale tramite l’estrazione dei tabulati delle chat, accedendo così a tutti i messaggi inviati e ricevuti, anche se eliminati. Parlando infine di dati sensibili, la polizia può accedervi qualora venisse fatta richiesta. In quanto questi ultimi non sono coperti dalla crittografia end-to-end.

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