Più vai avanti con gli anni prima ti svegli? C’è una spiegazione scientifica

Con il passare del tempo potremmo notare di non dormire come prima ma perché capita? La spiegazione scientifica spiega tutto.

Ci sono tantissime cose che cambiano con il passare degli anni tra cui il dormire sempre meno. Questo cambiamento si avverte fin da subito e porta molti a chiedersi da cosa dipenda. A dare una risposta definitiva a questo scenario ci ha pensato l’area scientifica.

Con gli anni prima ti svegli? Spiegazione scientifica
Perché con l’avanzare degli anni ci si sveglia prima? Ecco la verità – Parolibero.it

In questo caso il tempo è un aspetto da tenere in serissima considerazione visto la sua enorme incidenza. Con gli anni che avanzano non si riesce ad avere un sonno sempre uguale, pensiamo alle 18 ore di quando si è neonati che diventano 9 alla prima infanzia per poi passare alle 8 della fase adulta. A cambiare quindi è sia il tempo che la qualità e questo porta ad un sonno che si fa più superficiale.

Insomma il tempo si riduce in maniera naturale e già questo aspetto dovrebbe farci arrivare alla risposta finale. Per comprendere al meglio questo processo ci hanno pensato gli esperti: le loro parole non hanno lasciato più alcun dubbio.

Perché con il passare degli anni ci si sveglia prima

Una delle domande più diffuse al mondo riguarda perché con il passare del tempo si vada a dormire sempre meno. La risposta che arriva dalla comunità scientifica è più semplice di quanto si creda essendo un aspetto che coinvolge praticamente tutti.

La risposta scientifica su perché con gli anni ci si sveglia prima
Il processo naturale che porta le persone con il tempo a svegliarsi prima – Parolibero.it

A fare luce su questo processo ci ha pensato la professoressa in psicologia all’Università del Michigan, Cindy Lustig, in un’intervista a BuzzFeed. La specialista ha confermato di come questo cambiamento sia dovuto ad un normale invecchiamento naturale. Con l’età cambiano tante cose e spesso queste sono interconnesse.

Entrando nel merito per Cindy Lustig uno dei motivi che portano a questo scenario è la riduzione degli stimoli visivi che arrivano al cervello. I problemi di vista come la cataratta può portare meno luce al cervello e questo incide anche sul tempo del sonno.

Ad accordarsi a questo discorso c’è anche Sairam Parthasarathy del Center for Sleep and Circadian sciences all’Università dell’Arizona Health Sciences. L’esperta ha evidenziato di come una persona giovane riesca a percepire i segni del tempo a differenza delle persone anziane che si mostrano più stanche. Per questo motivo tendono a svegliarsi prima degli altri.

Impostazioni privacy