Woke Mind Virus, in cosa consiste l”epidemia” che avrebbe colpito Twitter secondo Elon Musk

Il libro su Elon Musk uscirà a breve e racconterà anche del virus che secondo lui sta invadendo il mondo: il Woke Mind Virus 

Elon Musk quasi un anno fa ha acquistato Twitter, ma l’imprenditore non sembrerebbe aver conquistato gli utenti. Il progetto alla base del rinnovamento di Twitter, secondo Musk, sarebbe dovuto partire da una battaglia personale e morale, contro quel che in Italia definiamo ‘politicamente corretto’ e che l’imprenditore ha definito spesso come un ‘virus’.

Elon Musk e la verità sul Woke Mind Virus
Elon Musk e la verità sul Woke Mind Virus – Foto: Ansa – parolibero.it

Sostenendo le sue tesi, Musk ha deciso di cambiare il logo di Twitter con una X su uno sfondo nero, sintesi del nuovo progetto che collega il social alle esplorazioni nello spazio da lui finanziate, facendo forza sul concetto di ‘libertà’. Il virus che vuole ’sconfiggere’ e il Woke Mind Virus, come lo chiama lo stesso Musk.

A raccontare il vero significato di questa espressione è il libro dedicato ai progetti di Musk, in uscita oggi per Mondadori. Scritto dal giornalista Walter Isaacson, racconterà tutti i retroscena sul progetto di uno degli uomini più ricchi del mondo.

Woke Mind Virus, cosa si nasconde dietro questo nome

Per far luce sul concetto di politicamente corretto così criticato da Musk, è importante fare un passo indietro. Il significato etimologico del termine ‘Woke’ risulta difficile da comprendere per noi italiani poiché non esiste nel nostro dizionario. L’idea di base del progetto X.com è appunto quello di eliminare la censura sulla libertà di parola. “Woke mind virus” si oppone infatti all’espressione “Stay Woke” – “stare all’erta” – che fin dai primi del Novecento invita a prestare attenzione alle discriminazioni razziali, sociali e di genere.

Twitter X.com, il nuovo social di Elon Musk, il progetto
Elon Musk e la verità sul Woke Mind Virus – parolibero.it

L’aggettivo “Woke” è stato usato dal movimento Black Lives Matter dal 2017 per richiamare l’attenzione sulla brutalità della polizia statunitense nei confronti degli afroamericani. Nello stesso anno la parola è entrata nell’Oxford English Dictionary, ma non si è mai davvero affermata nel dibattito italiano (motivo per cui risulta difficile da comprendere per noi). Non è un termine traducibile letteralmente, ma vorrebbe significare una cosa tipo  ‘consapevole’, nel senso di saper porre attenzione a tutti i soprusi subiti dalle minoranze, utilizzato con accezione positiva.

Nel tempo, il termine ha visto cambiare il suo stesso significato, acquistando un’accezione negativa. Con l’aumentare del coinvolgimento dei giovani americani nelle battaglie per i diritti,Woke è infatti diventata un’espressione che si riferisce spesso a coloro che sono reputati difensori delle minoranze ma in una posizione di maggior potere, una tendenza degli attivisti di sinistra che Musk invece ha rifiutato.

Questo politicamente corretto, secondo l’imprenditore, rimanda a un’idea di ‘censura’ che i social sembrano attuare cancellando ciò che viene pubblicato dagli utenti. Elon Musk ha così deciso di lasciare molta più libertà sul suo social, senza censure, con il rischio di creare delle vere e proprie trincee di guerra. Sul tema l’opinione pubblica si spacca a metà tra chi sostiene di essere dalla parte di Musk e chi invece segue le direttive di Zuckerberg per un utilizzo più corretto delle piattaforme.

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