Bonus verde, c’è la proroga ma cambia tutto: quando va richiesto e come funziona

La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato il Bonus verde fino al 2024: se avete i requisiti per usufruirne, sarebbe un peccato lasciarsela scappare. Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo. 

Tra le agevolazioni riconfermate dal Governo Meloni con la nuova manovra Finanziaria c’è anche il bonus verde, detto anche bonus giardino: una tra le più apprezzate misure edilizie a sostegno dei contribuenti italiani. La proroga è prevista per tutto il 2023 e coprirà anche l’intero 2024. Molte le novità introdotte per l’incentivo: scopriamo insieme chi potrà accedervi e quali sono gli importi in ballo.

Bonus verde prorogata 2024
Bonus verde – Fonte Web (Parolibero.it)

Il Bonus verde dalla A alla Z

Nei mesi scorsi grazie al Bonus verde molti italiani hanno potuto rimettere a nuovo le aree esterne alla propria abitazione, purché con copertura a verde, usufruendo a un rimborso sostanzioso, senza alcuna limitazione di reddito. La notizia della proroga dell’agevolazione verrà dunque senz’altro accolta con favore da tutti coloro che, pur avendone diritto, finora non hanno potuto o voluto approfittarne. Ma qualcosa nel frattempo è cambiato.

Ricordiamo innanzitutto che il Bonus verde è stato introdotto per la prima volta nel 2018 e poi rinnovato di anno in anno, fino al 2021. Con la Manovra dell’anno scorso è stato disposto un rinnovo per un intero triennio, dunque fino al 2024 compreso. E con la Manovra 2023 il governo Meloni non ha previsto modifiche sostanziali: la misura resta fruibile praticamente da tutti, senza vincoli né tetti Isee. Potranno accedervi sia gli affittuari che i proprietari degli immobili oggetto di intervento; immobili che possono essere ad uso abitativo privato, ma anche di enti pubblici o condominiali (se le aree verdi di pertinenza dell’edificio sono comuni a tutti).

Bonus verde prorogato 2023
Bonus Verde – Fonte Web (Parolibero.it)

Passiamo ai dettagli della misura in questione. La prima considerazione da fare è che non tutti i lavori effettuati sulle parti a verde esterne danno diritto all’agevolazione, ma solo quelli di manutenzione straordinaria. Esclusi dunque, tanto per fare un esempio, i lavori di potatura o altri interventi volti alla manutenzione ordinaria. Danno invece diritto al bonus verde tutti quegli interventi di tipo straordinario come la realizzazione di recinzioni, pozzi o strutture analoghe, l’installazione di coperture o di giardini pensili. Il requisito, in sostanza, è quello di una riprogettazione con sostanziale modifica dell’area stessa. Non sono però ammessi gli interventi di realizzazione di impianti di tipo sportivo (come i campi da calcio) né le spese relative alla messa a nuovo e alla modifica di aree non calpestabili.

Nella lista degli interventi relativi al bonus verde sono compresi anche gli onorari delle ditte o dei liberi professionisti che si occuperanno di progettare e/o eseguire i lavori. Per il 2023 l’importo massimo rimborsabile con il Bonus verde è sempre pari a 1.800 euro, erogati non con accredito diretto, ma mediante detrazione ottenibile in sede di dichiarazione dei redditi in dieci rate, tutte di pari importo. Gli aventi diritto dovranno quindi presentare l’elenco delle spese ammissibili sostenute al momento della dichiarazione dei redditi, ottenendo di conseguenza uno sconto sulle tasse. La misura copre infatti  il 36% della spesa sostenuta, con un tetto massimo di 5.000 euro. In cifre, se avremo diritto all’importo massimo, potremo avere (ogni anno e per dieci anni) uno sconto pari a 180 euro l’anno in dichiarazione dei redditi. Il tutto, ci ricorda il sito dell’Agenzia delle Entrate, a condizione che le spese siano state saldate con mezzo di pagamento tracciabile (per esempio, bonifico bancario o postale). Un altro bonus sotto l’albero da non lasciarsi scappare.

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