Amazon, la comunicazione fa tremare tutti: arriva per email

Almeno cinque dipendenti di Amazon, il colosso dell’e-commerce che ormai tutti conosciamo, hanno ricevuto una “circolare” che mai si sarebbero aspettati. Ecco di cosa si tratta.  

Nell’era della comunicazione digitale e in tempo reale, si sa, le formalità di un tempo vengono meno. Il corso di una vita intera può cambiare con la velocità di un “bip” di un messaggio istantaneo. Ne sanno qualcosa i dipendenti di Amazon ai quali è appena arrivata una pessima notizia.

amazon dipendenti licenziati email
Amazon (Parolibero.it)

Il colosso dell’e-commerce ha scelto l’email per comunicare un round di licenziamenti ai dipendenti: “Sfortunatamente la tua posizione è stata eliminata”, dunque “non sei più tenuto a svolgere alcun lavoro per conto di Amazon”: tanti saluti e grazie. Così il gigante tech avrebbe avvertito i malcapitati dell’interruzione del rapporto di lavoro.

Una bruttissima sorpresa per i dipendenti di Amazon

Nessun colloquio preliminare, nessuna spiegazione o giustificazione, nessuna parola di conforto per Amazon: solo una stringatissima e-mail per annunciare i licenziamenti da un giorno all’altro. È quando accaduto ad almeno 5 dipendenti di Amazon, secondo quanto riferisce il sempre ben informato Business Insider. “Non sei più tenuto a svolgere alcun lavoro per conto di Amazon con effetto immediato”, si legge nella comunicazione inviata ai dipendenti a firma di Beth Galletti, capo delle risorse umane dell’azienda.

Così, mentre Google pianifica 12mila licenziamenti, anche Amazon sfoltisce l’organico: ultimamente ha lasciato a casa 18mila lavoratori. Il motivo? I costi sono eccessivi e vanno assolutamente tagliati, pena la perdita di redditività del business. La mail incriminata, a quanto si apprende, aveva il seguente oggetto: “Informazione importante sul suo ruolo”. Il testo avvisava del licenziamento spiegando che “oggi facciamo un passo molto molto difficile riducendo molti posti in diverse nostre attività”.

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Amazon (Parolibero.it)

Tuttavia, ha specificato l’azienda come a mettere le mani avanti: “Non si tratta di una decisione presa alla leggera e ci impegniamo a fornire un supporto per facilitare la transizione da Amazon, tra cui un pagamento per la separazione, benefici transitori a seconda del Paese e servizi di collocamento esterni”. Neanche il tempo di metabolizzare lo choc che i dipendenti lasciati a casa, subito dopo aver ricevuto l’email, hanno scoperto che i loro badge d’ufficio non funzionavano più e che erano stati tagliati fuori dall’accesso al sistema informatico interno dell’azienda.

Un portavoce di Amazon contattato dai colleghi del New York Post ha riportato una dichiarazione dell’Amministratore delegato Andy Jassy, il quale all’inizio del mese ha affermato che il management è “profondamente consapevole del fatto che queste cancellazioni di ruoli sono difficili per le persone, e non prendiamo queste decisioni alla leggera né sottovalutiamo quanto possano influire sulla vita di coloro che ne sono colpiti”. Magra consolazione…

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