Il distributore più assurdo del mondo, puoi comprare animali vivi: dove si trova

Se pensate di aver trovato di tutto nel distributore automatico, non avete ancora visto questa: dove si trova quello di animali vivi, sembra assurdo, ma è tutto vero! 

Se è vero che nulla può togliere la sensazione e la piacevolezza di una colazione al bar, con caffè servito al bancone – dal banconista scorbutico – caldo e fatto sul momento, accompagnato magari da un cornetto appena sfornato e fragrante, è anche vero che delle volte non si ha il tempo necessario da dedicare a questa piacevole attività. Ci sono mattine, infatti, in cui la sveglia ha suonato troppo tardi (o più probabilmente non l’avete sentita), e avete una fretta del diavolo. In questi casi il bar è assolutamente vietato, specialmente in ora di punta, perché il tempo d’attesa vi farebbe sicuramente ritardare ulteriormente.

Distributore automatico animali vivi

Per queste e altre evenienze, le università e gli uffici negli ultimi anni sono stati dotati di macchinette per il caffè e distributori di bevande e snack. Questi utili strumenti permettono di ovviare alla mancata colazione o di prendere quel caffè che vi è necessario per abbandonare definitivamente la fase rem e cominciare le attività quotidiane. Nel corso degli anni i distributori hanno implementato ogni genere di snack possibile, dai tramezzini alle patatine, dai cioccolatini alla merendina confezionata, fino all’insalata da condire. Ci sono città in Europa – probabilmente anche a Milano – in cui esistono distributori che vendono anche cibo cotto e caldo, come bastoncini di carne fritta o hamburger.

Più luoghi avete girato e più pietanze avrete trovato stipate in distributori automatici, utili nelle città turistiche per chi viaggia, fa le ore piccole e magari non trova più ristoranti o fast food aperti per soddisfare quel languorino nato all’improvviso. Questi luoghi sono la metà obbligata anche dei più giovani dopo aver passato una serata tra amici, perché permettono di soddisfare le esigenze alimentari anche quando non si hanno grosse disponibilità economiche. Eppure scommettiamo che non abbiate mai visto un distributore di…animali vivi! Ebbene, esiste e si trova proprio in questa cittadina

Il distributore più assurdo del mondo vende animali vivi: ecco dove si trova

Siamo certi, tuttavia, che per quanto abbiate viaggiato e per quanti distributori automatici abbiate visto nella vostra vita, non ne avete mai trovato uno che venda animali vivi? Abbiamo indovinato? La scommessa era semplice da vincere, visto che il primo distributore al mondo di questo genere è stato ideato a Nanjing, città cinese, e per il momento è l’unico del suo genere. L’imprenditore che ha avuto questa trovata insolita è convinto che i suoi concittadini sarebbero disposti a fare carte false pur di prendere un granchio della prelibata qualità Shanghai Hairy Crabs.

Distributore automatico animali vivi
Distributore automatico di granchi vivi – YouTube – Parolibero.it

La domanda che vi state ponendo è sicuramente: ma come fa a mantenere i granchi in vita all’interno di un distributore? Gli animali sono stati posti in stato di ibernazione, dunque addormentati e mantenuti in vita dalla temperatura interna del distributore che non deve mai superare i 5 gradi. La scena, mostrata in un video che potete trovare sottostante, è decisamente inquietante. I granchi, parzialmente immobilizzati nella condizione di ibernazione, si muovono all’interno del contenitore di plastica in cui sono stipati.

Per comprare uno dei granchi dovete inserire da 1 a 5 euro (in base al peso del granchio) e come in qualsiasi altro distributore selezionare il numero del prodotto alimentare che avete scelto. A questo punto il distributore lo fa cadere nel vano dal quale potete prenderlo. Nel video si vede chiaramente come, non appena aperta la scatola in plastica, il granchio cominci a prendere nuovamente vita. C’è ovviamente la possibilità che il granchio muoia con la caduta, in quel caso vi verranno offerti tre crediti, ovvero la possibilità di acquistare senza costo aggiuntivo altri tre granchi. Al di là dell’oggettività macabra del caso e sicuramente ingiusta, è comunque un fatto singolare e che dovrebbe far riflettere.

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