TIM delude gli utenti, aumentano tutte le offerte fin da subito: ecco di quanto

Sono in arrivo nuovi aumenti sulla linea fissa, complice l’inflazione: questa volta le rimodulazioni vengono annunciate da TIM e riguardano quattro offerte non più sottoscrivibili. 

La notizia degli aumenti delle offerte TIM a causa dell’inflazione era nell’aria da tempo e ora arriva la conferma ufficiale. Una serie di promozioni di rete fissa subirà un incremento del costo mensile piuttosto significativo. Nello specifico, all’interno della pagina “News e modifiche contrattuali” del proprio sito web, l’operatore telefonico ha inserito alcune indicazioni sugli aumenti degli importi che si articoleranno in due tranche.

Tim grande delusione
Tim grande delusione – Perolibero.it

Il prossimo 1° marzo il prezzo di alcune offerte TIM aumenterà di 2 euro al mese “per esigenze economiche dovute al mutamento del contesto di mercato, anche connesse alla necessità di continuare a investire sulle reti di nuova generazione, così da fornire livelli di servizio sempre in linea con le crescenti esigenze dei clienti”. Il rincaro interessa le promozioni TIM Internet Senza Limiti Premium, Tutto Senza Limiti Premium, Tutto Premium e Smart Premium. Ma il provider ci tiene a far sapere che “eventuali promozioni in essere non subiranno alcuna variazione”. I clienti TIM che hanno una delle tariffe soggette ad aumento ancora attive sulla propria linea, dovrebbero ricevere una comunicazione relativa alla modifica contrattuale oppure possono verificare in autonomia le condizioni economiche direttamente dall’area MyTIM o contattando l’assistenza al numero gratuito 187.

Dal 1° aprile 2024 scatterà invece l’adeguamento annuale del costo mensile in base all’andamento dell’inflazione. Come rileva l’operatore, i “cambiamenti dello scenario macroeconomico recentemente intervenuti, con particolare riferimento ai costi energetici e delle materie prime, incidono negativamente sull’equilibrio economico dei servizi forniti da TIM, rendendo quindi necessario, così come avvenuto in altri settori dell’economia italiana, prevedere un meccanismo predeterminato di adeguamento annuale dei prezzi praticati ai clienti finali”.

Rincari Tim marzo inflazione
Rincari Tim – Fonte Web (Parolibero.it)

Va da sé che agli utenti è riconosciuto il diritto di effettuare il recesso secondo la normativa vigente: l’art. 98-septies decies, Comma 5 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche prevede che in caso di variazione unilaterale del contratto gli utenti possono recedere dallo stesso o effettuare una migrazione verso altro operatore senza pagare alcuna penale o costi di disattivazione. Si avrà tempo fino al prossimo 31 marzo per farlo, con una delle seguenti modalità: contattando il numero gratuito 187 per parlare con un operatore; attraverso l’area clienti MYTIM; inviando una PEC all’indirizzo disattivazioni_clientiprivati@pec.telecomitalia.it (va allegata la fotocopia di un documento di identità in corso di validità e specificato nell’oggetto della comunicazione “Modifica delle condizioni contrattuali”; inviando una richiesta scritta via posta (preferibilmente tramite raccomandata A/R) all’indirizzo: TIM – Servizio Clienti – Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma); infine recandosi personalmente presso uno dei negozi TIM (per trovare quello più vicino è utile consultare la mappa interattiva degli store disponibile sul sito o sull’app MyTIM).

Ricordiamo con l’occasione che il diritto di recesso non fa decadere eventuali pagamenti rateali di apparati o servizi ancora pendenti (come il modem in vendita abbinata, il costo di attivazione, e così via): in questi casi si può continuare a pagare secondo le scadenze già stabilite o saldare l’importo restante in un’unica soluzione: quest’ultima scelta va indicata nella comunicazione di recesso o successivamente (contattando l’assistenza commerciale dell’operatore al numero 187). Telecom Italia specifica comunque che “nel caso in cui l’Offerta abbia un vincolo temporale di permanenza (per esempio perché ha beneficiato di offerte promozionali), non verranno addebitati gli importi contrattualmente previsti in caso di cessazione anticipata”.

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