Fiducia in se stessi e autostima, c’è effettivamente una differenza: ecco quale

Si potrebbe pensare che la fiducia in se stessi e l’autostima siano la stessa cosa, ma non lo sono: tra l’una e l’altra c’è una differenza radicale, e conoscerla può esserci di grande aiuto per crescere e migliorarci. 

Fiducia in se stessi versus autostima. Sicuramente per la maggior parte di noi sono due sinonimi, ma non è affatto così. Anzi, la differenza può essere anche molto profonda. E dall’equilibrio tra loro, spesso assai difficile da trovare, dipende la nostra integrità come individui e il nostro benessere emotivo e psicologico, insomma la nostra felicità. Ecco una breve “guida” che, se ben applicata, può cambiare da subito il vostro modo di vivere e di relazionarvi con voi stessi e con gli altri.

fiducia in se stessi e autostima c'è differenza
Imparare a essere resilienti e ad accettare l’incertezza e il cambiamento è difficile ma necessario – AnsaFoto (Parolibero.it)

La fiducia in noi stessi riguarda quanto bene possiamo controllare alcuni aspetti della nostra vita. L’autostima riguarda invece l’amor proprio e il modo in cui apprezziamo noi stessi. Aumentare la prima è relativamente semplice, ma migliorare la seconda può essere piuttosto complicato. La fiducia in se stessi è spesso ben visibile. L’autostima se ne sta ben nascosta.

Quel crinale sottile tra fiducia e autostima

La fiducia deriva dal latino fidere che significa aver fede; in altre parole, fiducia in se stessi significa che ci fidiamo delle nostre conoscenze, abilità e capacità. L’autostima stima deriva da aestimare, che significa stimare, valutare, valutare, pesare o stimare; in altre parole, l’autostima è il modo in cui valutiamo o valutiamo la nostra persona. Se arriviamo a capire la differenza tra le due, possiamo far luce su molti dei nostri problemi. Spesso, per esempio, non è la mancanza di fiducia a rendere le persone introverse, ma una bassa autostima.

fiducia in se stessi e autostima c'è differenza
Smettere di paragonarsi agli altri e di sentirsi inadeguati è il primo passo verso la costruzione dell’autostima – AnsaFoto (Parolibero.it)

I genitori amorevoli e premurosi nutrono e incoraggiano l’autostima nei loro figli. Li sostengono e li elogiano mentre crescono e imparano. Li educano a credere che il mondo sia un bel posto, un posto sicuro. Quando quei bambini diventeranno adulti, creeranno facilmente un gruppo di supporto con persone proprio come i loro genitori che li aiuteranno a preservare l’ambiente positivo che conoscono meglio e a mantenere alta la loro autostima. Inutile nasconderlo: le persone che sono cresciute in un ambiente familiare stabile e amorevole hanno una marcia in più. Per loro la felicità e il successo sono obiettivi più semplici da raggiungere.

Per essere più sicuro di noi stessi, dobbiamo lavorare per sviluppare una competenza in qualche ambito. Quando possiamo parlare con autorevolezza su un argomento o fare qualcosa alla perfezione, la fiducia viene da sé. Rafforzare l’autostima è più impegnativo e può richiedere un’assistenza psicologica, ma non è mai troppo tardi. Si tratta di imparare a essere genitori del proprio bambino interiore, in modo da poter guarire le ferite che ci hanno limitato in quasi ogni ambito della nostra vita,  di ricordare i momenti in cui qualcuno ci ha ferito o spaventato, di rivisitare quelle esperienze e rielaborarle da persone adulte, responsabili e consapevoli. Nel frattempo, bisogna anche imparare a smettere di paragonarsi agli altri, ed accettare il fatto che non dobbiamo essere perfetti o sapere tutto, che possiamo sbagliare e fare a meno dell’approvazione degli altri. Insomma: essere resiliente e fare i conti con l’incertezza e il cambiamento. È un viaggio difficile, ma ne vale la pena.

Impostazioni privacy